Mi sono ritrovato al live fiorentino di Lucy Kruger and The Lost Boys spinto, devo confessarlo, soprattutto dalla curiosità, conoscendo della band di base a Berlino solo alcuni brani: era per loro l’ultima tappa di un mini tour italiano che li ha visti esibirsi anche a Roma e Bologna.

Catapultato direttamente in uno splendente 1965 grazie agli arredi vintage del Silenzio Club (una piacevolissima sorpresa, con un flipper che da solo vale l’ingresso nel locale), sono stato istantaneamente rapito da questa bellezza tanto pulita quanto inquieta che risponde al nome di Lucy Kruger: una creatura affascinante che mi ha in qualche modo ricordato una novella Lydia Lunch e che, una volta imbracciate le chitarre, ha portato tutto il pubblico in un universo che ammiccava a Nick Cave e ai suoi Bad Seeds, con movenze sinuose e una vocalità capace di avvolgere l’ascoltatore in un racconto tanto personale quanto esplosivo.

Brani quali “Auditorium”, piuttosto che “Ambient heat” o “Heaving” (title track dell’ultimo album della band) ci hanno fatto capire che i Lost Boys sono una band nel pieno della loro maturità espressiva, se non addirittura in crescita, capaci di sfoderare una presenza sul palco quanto mai dinamica e dirompente, che arriva al suo apice in pezzi come “Play” e la corrosiva “Burning Building”, nella sua furia lancinante.

Lucy Kruger è una front woman con i controfiocchi, che calamita su di sè tutti gli sguardi dei presenti e li tiene incollati per tutta la durata del live: siamo davvero di fronte a un ensemble che si staglia solitario nel panorama del post-punk europeo, con un repertorio maturo e granitico.

Se non li avete ancora scoperti, è il momento di farlo.

Lucy Kruger and The Lost Boys setlist at Silenzio Club (Firenze 28/03/2024)

Anchor
Auditorium
Stereoscope
Risk
Heaving
Tender
Feedback Hounds
Half of a Woman
Damp
Ambient Heat
Play
Howl
Burning Building